La Sfida
Incendi, alluvioni, terremoti, frane, incidenti producono effetti devastanti per lโambiente, i beni e le persone, con conseguenti danni economici a carico della collettivitร . Questi eventi in alcuni casi sono imputabili alla natura, in altri, invece, sono da attribuire alla mano dellโuomo.
Circa il 70% dei comuni della Sicilia ricade in aree con elevati livelli di pericolositร geomorfologica, con oltre 200.000 persone esposte. Alcune di queste aree ricadono in zone ad elevato rischio sismico.
Allo stato attuale lโattivitร di monitoraggio si realizza prevalentemente in aree in cui sono giร avvenute frane. Ciรฒ attraverso lโutilizzo di tubazioni inclinometriche e piezometriche con letture per lo piรน manuali e tramite interferometria radar da terra. Si tratta di soluzioni troppo costose per poter essere adottate in tutte le zone a rischio.
Tempestivitร e capacitร di intervento sono fattori fondamentali che possono determinare il successo o lโinsuccesso di unโoperazione con ripercussioni sostanziali, sia sulle persone che sui beni del territorio. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha svolto nel 2018 oltre 750.000 interventi di soccorso, una media di oltre 2.000 al giorno. Gli operatori presso la centrale operativa e nelle unitร di soccorso sono chiamati a prendere decisioni, che si basano sulle informazioni in loro possesso, sul contenuto delle segnalazioni pervenute e sulla pre-esistente conoscenza del territorio.
Vi รจ perรฒ consapevolezza che sono molte altre le informazioni disponibili, e potenzialmente utili a decisioni piรน consapevoli ed efficaci. Specificamente, la rete di โsensori umaniโ costituita dai cittadini dotati di dispositivi social-mobile genera informazioni qualitative e quantitative che potrebbero essere utilizzate quali segnalazioni di emergenza, ed eventualmente integrando quelle collezionate dai sistemi automatici.